venerdì, dicembre 7

Il teorema degli incontri assurdi

Anche se può sembrare che tutto è semplice casualità o immaginazioni mie, credo che sia necessario denunziare ciò che è una vicenda contrastabile e esponerlo formalmente come "Il teorema degli incontri assurdi". Devo dire che sto soffrendolo da tanto tempo come per negare che esiste qualche tipo di causalità in tutti questi fatti, degni di essere investigati per Iker Jimenez*.

Le tre regole di questo teorema sono:

· La prima regola o assioma è che la città deve essere piccola. Possiamo prendere ad esempio la mia città, che non supera gli 200.000 abitanti (infatti si può dire che è un paesino grande più che altro, anche se sia la capitale della regione).

· La seconda regola è che ogni incontro accadrà nella situazione più triviale o assurda che puoi immaginare, senza la più minima relazione con il soggetto. Ad esempio abbiamo l'incontro assurdo di oggi:

Io ero nel Corte Inglés** passeggiando fra i libri, cercando uno apposto per fare un regalo alla fidanzata di mio fratello per il suo compleanno, che è accaduto il mese scorso***. Siccome dopo di cercare fra una centinaia di libri fra novità è bestsellers (per fortuna non ci sono già davinciani****), alla fine mi sono deciso per uno di Carlos Ruiz Zafón.

Il fatto è che giusto quando mi metto nella coda sbagliata per incartare il regalo (quando vivi fuori, nessuno ha la considerazione di domandarti prima di muovere le cose del suo posto), vedo che il tipo che è davanti a me è il mio professore d'inglese del liceo.

Come vedi, l'assurdità è totalmente caratteristica di quest'incontri, perché vedi a gente conosciuta che dopo di tanto tempo (in questo caso, più di 10 anni) non sai nemmeno se salutarli o no.

· E l'ultima e terza regola è che ogni volta che vai al centro, per corta o insignificante che sia questa visita, avrei un incontro con qualcuno a chi conosci sì o sì e basta. Posso dire che nei 3 anni che sono fuori di questa città (5 se conto gli anni di università), non è stato mai un solo giorno che sia stato nel centro e non mi sia accaduto questo.

C'è anche un corollario, il quale dice che questo inusuale fenomeno si vede incrementato di forma esponenziale quando sei vicino a qualunque atto rilevante nella vita comunale o culturale (come ferie, processioni o feste gastronomiche). Si può arrivare persino ai 5 o 6 incontri per ora.

Il morale di tutto questo è che non puoi scappare di questi assurdi e inutili incontri se vivi in una città piccola, nella che non ti conoscano tutti quanti direttamente ma sì sanno chi sei. Inoltre, anche se sia molto antisociale, ancora quando vai a comprare il pane avrai un incontro con qualcuno a chi non vedi da tanti anni fa e non saprai nemmeno cosa dire.

Come essempio finale, devo citare l'incontro con il ragazzo a chi tutti quanti dicevano nella scuola "omosessuale" per prenderlo in giro, e che lo ho trovato nella cartoleria trasformato in farfalla di maglietta attillata e pantaloni scampanati.

______________________________

* Iker Jímenez è un giornalista(?) specializzato in questioni paranormali.

** El Corte Inglés è il più grande magazzino a Spagna.

*** Come difesa devo dire che non vivo nella stessa città, quindo quasi tutti i regali devo fargli a posteriori.

**** Davinciani sono tutti i libri che parlano di teme come la religione, Cristo, l'anticristo o tutti quelli insieme, nasciti dell'esito del codice Davinci di Dan Brown. Se vuoi farti il tuo propio davinciano puoi farlo qui.

Scritto per Anto' il giorno venerdì, dicembre 07, 2007

 

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