Attimo
L’ultima notte a Salerno, giusto dopo la festa ci troviamo in una cornetteria. È una cornetteria piccola, solo c’è un bar e i tavoli sono al aperto, e ci sono solo due coppie e due uomini, bevendo del caffè. Chiedo un caffè e un cornetto, e sembra che sia l'ultimo rimasto al bar tra i miei amici, che mentre godo del caffè a piccoli sorsi sono usciti tutti a chiaccherare fuori, chiedendomi di uscire con loro.
Ma voglio finire il caffè lì, in quella piccola cornetteria, rimanere in piedi appoggiato al bar mentre assaporo il mio cappuccino, perfetto con la sua schiuma. Ascolto le timide risate della coppia, il leggero rumore della tivù parlando dei giochi olimpici e le tazze di caffè colpendosi mentre il cameriere li sistema nel lavello. Voglio ricordare quest’attimo, fermarmi lì per ore e metterlo a fuoco nella mia mente.
Voglio non dimenticare la mia ultima immagine di Salerno, e tornare lì mille volte.
Ma voglio finire il caffè lì, in quella piccola cornetteria, rimanere in piedi appoggiato al bar mentre assaporo il mio cappuccino, perfetto con la sua schiuma. Ascolto le timide risate della coppia, il leggero rumore della tivù parlando dei giochi olimpici e le tazze di caffè colpendosi mentre il cameriere li sistema nel lavello. Voglio ricordare quest’attimo, fermarmi lì per ore e metterlo a fuoco nella mia mente.
Voglio non dimenticare la mia ultima immagine di Salerno, e tornare lì mille volte.
Scritto per Anto' il giorno martedì, settembre 16, 2008
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